L'emicrania è la seconda forma più diffusa di mal di testa: colpisce una parte degli adulti in tutto il mondo, soprattutto donne, ed è comune anche tra i giovani, tanto da spingere la comunità scientifica a parlare di questo disturbo come della prima causa di disabilità al mondo nella fascia giovanile. L'emicrania, infatti, è una patologia invalidante che può impattare molto fortemente sulla quotidianità, impedendo a volte di svolgere anche i compiti più semplici.
Ma qual è il significato di “emicrania”? Letteralmente questa parola significa “metà cranio”, a partire dal fatto che, tipicamente, questo disturbo colpisce un solo lato della testa (anche se talvolta può colpire la parte anteriore o entrambi i lati).
Solitamente si dividono le emicranie in tre gruppi:
- emicrania con aura
- emicrania senza aura
- emicrania silente (in cui il mal di testa non compare, ma si manifestano altri disturbi connessi all’emicrania)
In questo articolo ci concentriamo nello specifico sull’emicrania con aura descrivendone le cause, i sintomi e i rimedi per combattere il dolore.
Cos'è l'emicrania con aura
Prima di vedere nel dettaglio cos'è l'emicrania con aura, vale la pena ricordare che non è del tutto corretto utilizzare i termini mal di testa ed emicrania come sinonimi. Il mal di testa è infatti solo uno dei sintomi dell’emicrania, che è invece un disturbo neurologico complesso che si manifesta attraverso un dolore pulsante e talvolta altri disturbi come nausea, vomito ed ipersensibilità alla luce e al rumore.
È possibile parlare di emicrania con aura, nel momento in cui il mal di testa è preceduto da vari sintomi che possono avere una durata compresa tra i 10 e i 60 minuti totali.
Con il termine aura si descrivono infatti i particolari disturbi “premonitori” (e passeggeri) psichici, visivi, motori e/o neurologici che precedono la comparsa del mal di testa vero e proprio.
Tra i sintomi più comuni ci sono quelli che coinvolgono la vista, con il campo visivo del paziente che viene via via occupato da “scotomi scintillanti”, ovvero macchie scintillanti scure o colorate, e da lampi, eventualmente con un ridursi del campo visivo stesso (emianopsia); in altri casi prima del mal di testa si può verificare un intorpidimento del braccio e della gamba, mentre altre volte ancora è possibile riscontrare un'alterazione della parola con difficoltà ad articolare le parole (tipica nel momento in cui la cefalea è localizzata a sinistra).
I sintomi dell’emicrania con aura
Elenchiamo di seguito quelli che sono i sintomi che distinguono l'emicrania con aura dagli altri disturbi che comportano mal di testa. Tra i disturbi “premonitori” più diffusi troviamo:
- Fotopsia, ovvero visione di lampi
- Visione di scotomi scintillanti
- Visione deformata di oggetti
- Emianopsia (riduzione di metà del campo visivo)
- Parestesia del braccio e della gamba (addormentamento degli arti)
- Disturbi della parola di tipo afasico (se la cefalea è localizzata a sinistra)
- Cefalea
- Nausea
- Vomito
- Fotofobia (disturbi nei confronti della luce)
- Fonofobia (disturbi nei confronti del rumore)
- Osmofobia (disturbi nei confronti di odori)
Di solito, il mal di testa vero e proprio compare quando i sintomi dell’aura finiscono. A partire da questo momento, quindi, si presenta di solito la fase dolorosa con un dolore alla testa pulsante e intenso, che riguarda solitamente metà del capo (ma può estendersi a tutto il cranio o alla parte frontale) e che tende a peggiorare col minimo movimento fisico.
L’attacco emicranico vero e proprio può arrivare ad avere una durata tra le 4 e le 72 ore e spesso costringe chi ne è affetto a ritirarsi in locali bui e silenziosi per evitare l’esposizione a luce e rumori.
Infine, una volta terminata la fase dolorosa dell’emicrania, si presenta la cosiddetta “fase della remissione”, in cui i disturbi scompaiono ma si presenta una sensazione di spossatezza che può durare diversi giorni.
Le cause dell'emicrania con aura
Nonostante sia una patologia molto diffusa, le cause specifiche che portano all'innescarsi di questo peculiare disturbo non sono ancora chiare. Si ritiene che l’emicrania possa essere legata a fattori genetici e a temporanee alterazioni chimiche nel cervello che provocano il susseguirsi di una fase di rapido spasmo dei vasi sanguigni encefalici seguita da una prolungata vasodilatazione. Risulta quindi difficile capire quali sono le cause che determinano questo processo. Di certo esistono dei fattori che possono aumentare le probabilità di incorrere in episodi di emicrania: si parla dello stress, delle variazioni degli orari tra sonno e veglia, nonché del tipo di dieta seguita o l’inizio del ciclo mestruale.
Diagnosi dell'emicrania con aura
Così come non si conoscono con certezza le cause dell’emicrania con aura, non esiste un esame specifico per diagnosticarla. In caso si verifichino degli attacchi, però, è importante rivolgersi al proprio medico di base per una visita di controllo e per individuare il giusto percorso terapeutico, con l'obiettivo di ridurre sia il numero di attacchi, sia la loro dolorosità.
Per aiutare il vostro medico nella diagnosi dell’emicrania è buona norma prendere nota di quante volte si presentano gli attacchi, dell’attività che si stava svolgendo, del tipo di dolore provato, dell’area del cranio in cui è localizzato, dei fattori che lo aggravano (ed esempio: movimento, esposizione alla luce o a rumori) e dagli eventuali altri sintomi accusati.
I rimedi contro l'emicrania con aura
Attualmente non esistono delle soluzioni che permettono di liberarsi completamente e per sempre dell'emicrania con aura: chi ne soffre può però senz'altro mirare a rendere questi attacchi più rari, più gestibili e meno dolorosi.
Da una parte ci sono i rimedi volti a reprimere la fase acuta dell’attacco andando a ridurre il dolore, così da non rendere il mal di testa invalidante. Rientrano in questo gruppo le terapie farmacologiche che prevedono ad esempio l'uso di farmaci antiinfiammatori non steroidei (i cosiddetti Fans) come, ad esempio, Okitask® o, più specificatamente, dei triptani.
Dall'altra parte ci sono le soluzioni volte a prevenire l'insorgere della cefalea con aura, soprattutto nei casi in cui gli attacchi siano ricorrenti. Queste soluzioni partono dall'individuazione di tutti i fattori che possono facilitare l'attacco emicranico.
Ogni paziente emicranico, nel corso del tempo, dovrebbe quindi individuare quelli che sono i propri fattori di rischio, a partire per esempio dall'alimentazione.
In generale, infatti, per prevenire l’emicrania con aura può essere d’aiuto evitare lo stress e gli alimenti che provocano gli attacchi (tra quelli più diffusi ci sono caffeina e alcol). È inoltre importante condurre uno stile di vita sano mantenendosi idratati, praticando esercizio fisico e rispettando un numero adeguato di ore di sonno.