1. Che cos'è la cefalea a grappolo
Il mal di testa è uno dei sintomi dolorosi più comuni e la maggior parte delle persone lo sperimenta almeno una volta nel corso della vita. Esistono diversi tipi di mal di testa, legati a cause differenti e, se nella maggior parte dei casi si tratta di un dolore passeggero e facilmente risolvibile, a volte la gravità dei sintomi e la loro ricorrenza rendono la cefalea una vera e propria patologia. È questo il caso di disturbi come, ad esempio, l’emicrania e la cefalea a grappolo.
È una tipologia di mal di testa molto rara, infatti colpisce solo una ristretta percentuale della popolazione mondiale, e il suo esordio avviene in media tra i 20 e i 30 anni di età, prevalentemente in persone di sesso maschile.
2. Cause della cefalea a grappolo
- Ipotesi trigemino-vascolare: secondo questa teoria, alcuni stimoli (come cambiamenti nel clima, odori forti, consumo di bevande alcoliche) determinano l’attivazione di fibre nervose provenienti dal nervo trigemino, le quali rilasciano dei neuropeptidi (sostanze chimiche prodotte dai neuroni, in grado di influenzare il funzionamento di cellule-bersaglio) diretti ai vasi sanguigni del cervello, causandone la dilatazione e l’infiammazione, e quindi il dolore. Inoltre, la componente parasimpatica (che riguarda funzioni corporee involontarie) del nervo trigemino spiegherebbe la comparsa di sintomi, come l’abbondante lacrimazione o il naso che cola, che si osservano durante un attacco di cefalea a grappolo.
- Ipotesi ipotalamica: secondo questa teoria invece, la cefalea a grappolo potrebbe essere causata da un alterato funzionamento dell’ipotalamo, struttura cerebrale che regola l’equilibrio di tantissime funzioni essenziali del nostro organismo, tra cui il ritmo sonno-veglia. Osservando la natura periodica degli attacchi di cefalea a grappolo, si ipotizza che questo doloroso tipo di mal di testa possa essere collegato ad alterazioni nel ritmo di produzione di ormoni da parte dell’ipotalamo. Dato che esistono numerose connessioni neuronali tra questa struttura (vero e proprio orologio biologico dell’organismo) e il nervo trigemino, un suo alterato funzionamento potrebbe innescare il meccanismo del dolore. È stato anche osservato che l’attività delle cellule dell’ipotalamo aumenta in corrispondenza degli attacchi di mal di testa.
- Ipotesi genetica: la cefalea a grappolo inoltre potrebbe avere un’origine genetica, infatti non è raro che una persona che ne soffre abbia dei familiari affetti dalla stessa problematica.
3. Sintomi e rimedi della cefalea a grappolo
I sintomi caratteristici della cefalea a grappolo sono:
- Dolore molto intenso, di solito da un solo lato della testa, localizzato intorno all’occhio;
- Abbondante lacrimazione involontaria;
- Arrossamento e/o gonfiore dell’occhio;
- Naso che cola oppure naso chiuso;
- Sudorazione eccessiva;
- Irritabilità e agitazione.
Tipico della cefalea a grappolo è l’andamento episodico: il mal di testa si presenta con attacchi di durata variabile tra 15 minuti e 3 ore, in maniera ricorrente, più volte al giorno o a distanza di pochi giorni. Segue poi un periodo di remissione, che può durare più di 3 mesi (in questo caso si parla di cefalea a grappolo episodica) o meno di 3 mesi (cefalea a grappolo cronica).
Stimoli che possono scatenare la cefalea a grappolo sono:
- Variazioni climatiche (chi ne soffre spesso rileva che gli attacchi sono più frequenti durante i cambi di stagione);
- Consumo di bevande alcoliche;
- Odori forti;
- Stress;
- Cattiva qualità del sonno.
È consigliabile quindi evitare, per quanto possibile, gli stimoli che potrebbero scatenarla.
Data la localizzazione del dolore a un solo lato della testa, un attacco di cefalea a grappolo potrebbe essere erroneamente identificato come emicrania. Osservando però attentamente i sintomi caratteristici, la loro durata e il ritmo con il quale si presentano, sarà possibile distinguere le due patologie.